L'abitato di Certaldo si costituì ai piedi di un castello degli Alberti, sulla via Francigena, attestato da un diploma del Barbarossa (1164): ma Alberto degli Alberti, catturato dai fiorentini a Pogni, presso Marcialla, si impegnò nel 1184 ad abbatterne le torri. Sottomessa a Firenze, nel 1923 la comunità di Certaldo entra stabilmente a far parte del contado fiorentino. Nel 1415 Certaldo è sede del vicariato della Val di Pesa: là dove si ergeva il castello degli Alberti sorge il Palazzo Pretorio, si alzano nuove mura. Il saccheggio del 1479 da parte delle milizie del re di Napoli e del papa, alleati di Siena, non ne arresta lo sviluppo; attorno al florido mercatale, ai piedi del colle, si allarga un ampio abitato. Nel 1748 il vicariato fu soppresso dal granduca Pietro Leopoldo e accorpato a quello di San Miniato: un atto che determinò decadenza e regressione - lamentate persino da Lord Byron - da cui il comune si sollevò soltanto a partire dalla seconda metà dell'800.
Dalla stazione si può usufruire della funicolare per raggiungere in un minuto la sommità del colle (130 metri di altitudine) su cui si erge il nucleo antico, "il Castello", raccolto entro le mura ancora in buona parte conservate su cui si aprono tre porte e caratterizzato dal colore rossastro del cotto presente sia negli edifici sia nella pavimentazione delle strade.
Sulla principale Via Boccaccio si affacciano interessanti edifici d'aspetto medievale. Tra le case signorili: il merlato Palazzo Stiozzi-Ridolfi (del XV secolo), il Palazzo Giannozzi, la "casa torre" di Palazzo Machiavelli. Casa Boccaccio, dove la tradizione vuole che l'illustre novelliere del XIV secolo (di genitori certaldesi) abbia trascorso gli ultimi anni, è stata danneggiata dalla guerra e ricostruita nel 1947: dalla sua torre si può ammirare un bel panorama circolare. Attualmente è sede del "Centro Nazionale di studi sul Boccaccio" e ospita una cospicua biblioteca con varie edizioni e numerose traduzioni del "Decameron".
La vicina Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo (XIII secolo) ospita il cenotafio di Boccaccio con un suo busto bronzeo di Giovan Francesco Rustici (1503) e la sepoltura della Beata Giulia (appartenente al gruppo delle sante romite della Valdelsa, come Santa Verdiana a Castelfiorentino o Santa Fina a San Gimignano) che, legatasi agli agostiniani di Firenze con l'abito di terziaria, al ritorno in patria si chiuse in clausura in una cella attigua alla chiesa, morendovi nel 1367. Il suo culto si diffuse rapidamente e, nel 1372, venne eretto nella chiesa un altare in suo onore ornato da un dossale, andato disperso, corredato nel XV secolo da una predella raffigurante i "Miracoli della Beata" di Pier Francesco Fiorentino. Nella chiesa si possono inoltre ammirare affreschi del '300 e terrecotte robbiane.
Restauri recenti hanno recuperato il chiostrino romanico asimettrico da cui si accede al Museo di Arte Sacra, raccolta di opere provenienti dalle chiese del Vicariato di Certaldo, collocata nel complesso agostiniano dei Santi Jacopo e Filippo e nella sede della Compagnia del Preziosissimo Sangue di Gesù, già della Santissima Annunziata. Vi sono sezioni dedicate a dipinti (dal XIII al XVI secolo), oreficerie, argenterie, sculture lignee (fra cui un "Christus triumphans" del XIII secolo, unicum della scultura medievale, che costituisce il capolavoro di questo museo).
Domina Certaldo Alto il Palazzo Pretorio (sorto nel XV secolo sul castello albertiano di cui sussiste il mastio) con la facciata coronata di merli e adorna degli stemmi con le armi degli antichi vicari, in pietra e in terracotta invetriata della bottega dei Della Robbia. Restaurato nel 1893, racchiude una serie di ambienti interessanti (Atrio, Camera delle Sentenze, Sala delle Udienze, prigioni, Sala Grande, Sala del Consiglio, cappella e alloggi) dove si ammirano affreschi e sinopie del XV e XVI secolo.
Nell'attigua Chiesa di San Tommaso e Prospero, oggi sconsacrata, è ricomposto il tabernacolo dei Giustiziati, con un ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli e aiuti ("Scene della Passione" e "Deposizione", 1466-67). Nei dintorni, l'antichissima Pieve di San Lazzaro a Lucardo di origine longobarda (costruita prima del 1000), affrescata da Cenni di Francesco e San Donnino a Gersolè, modificata nel corso dei secoli e recentemente restaurata.
Il Castello di S. Maria Novella, in antico dei Gianfigliazzi, poi degli Acciaiuoli, è un'imponente costruzione in tufo a pianta quadrata, con torri angolari ed elegante fronte di carattere gotico-senese conferitogli nella riedificazione del XV secolo sui resti del più antico nucleo medievale.
La Cupola di S. Michele a San Donnino (Santi di Tito, XVI secolo) riproduce, ridotta di otto volte, quella brunelleschiana della cattedrale di Firenze.
Guesthouse Boccaccio - Via Boccaccio, 32 50052 - Certaldo (FI) Apartments
Tel: +39 339 5334566 - P.iva: 13494821005
- Email:
Realizzato da tnx.it - Siti Internet - Cookie - Privacy - Dati societari